Storia del Rolex Submariner

La nascita del primo Rolex Submariner avviene presumibilmente al termine del 1953 ma la presentazione ufficiale è datata ’54, in occasione della Fiera di Basilea. 
Il nuovo modello è contraddistinto dalla ref. 6204 ed è garantito impermeabile fino a 100m/330ft. 
E’ mosso dal classico calibro A.260, impiegato su numerosi altri modelli del periodo e subito riconoscibile per la presenza del fondello bombato.
La cassa presenta dimensioni piuttosto contenute (diametro 37mm) ed è caratterizzata dalla ghiera girevole bidirezionale, simile a quella impiegata sul Rolex Turn-O-Graph 6202 creato anch’esso nel ’53. 
Cambia però l’inserto graduato, che è suddiviso in sezioni da 5 minuti, alternando barrette ai numeri arabi, ed ha un pallino luminoso in corrispondenza delle ore 12. 
E’ espressamente concepito per misurare il tempo trascorso in immersione, fornendo una preziosa informazione al sommozzatore. 
Il quadrante è nero, laccato o con finitura honeycomb, con grafica dorata e minuteria continua; il gioco sfere è di tipo pencil, con la lancetta secondi dotata di dischetto luminoso all’estremità. 
Le scritte sul quadrante, pur mantenendo il medesimo font grafico, possono presentare differenti disposizioni. 
Prerogativa di questa referenza è la particolare corona di carica, dal diametro di soli 5.3mm e marcata con la tipica croce.

Nel corso del 1954, dopo circa un anno di produzione, Rolex presenta il successore del Submariner 6204, il modello 6205.
La nuova referenza mantiene inalterate le principali caratteristiche della precedente, limitandosi ad introdurre alcune leggere modifiche. 
Il fondello ha ora una bombatura maggiormente pronunciata e la corona di carica vede aumentare il diametro fino a raggiungere i 6mm. 
Esteticamente è quasi indistinguibile dal Rolex Submariner 6204, del quale costituisce una sorta di evoluzione.

Durante lo stesso anno viene introdotto anche il Submariner ref. 6200, il primo modello a garantire una massima profondità raggiungibile pari a 200m/330ft. 
E’ chiaramente un orologio maggiormente specializzato e orientato ad un uso professionale, come si può dedurre anche dal suo aspetto estetico.
La cassa ha uno spessore maggiore rispetto alle referenze precedenti e per la prima volta compare la nuova corona di carica Brevet da 8mm.
Il Rolex ref. 6200 monta prevalentemente il quadrante explorer face con numeri arabi ma è disponibile anche una variante standard con indici “a pallettoni”. 
Solitamente il nome del modello non compare sul quadrante, ad eccezione di qualche esemplare recante la dicitura Submariner alle ore 6.
La lunetta rimane quella impiegata sulle ref. 6204 e 6205 mentre per la prima volta viene impiegato il gioco sfere Mercedes, che va a sostituire le lancette Pencil impiegate in precedenza, diventando lo standard per la gamma Submariner.
Il movimento è il cal. A.296, ormai prossimo alla fine produzione.

L’anno 1955 porta importanti cambiamenti all’interno della gamma Rolex Submariner: viene interrotta la produzione delle ref. 6205 e 6200 e si registra l’introduzione di tre nuovi modelli che ne prendono il posto.

La ref. 6200 cede il posto al nuovo Submariner 6538, destinato anch’esso ad una clientela professionale potendo garantire una profondità massima di 200m/660ft. 
La carrure mantiene uno spessore notevole ma il fondello perde la bombatura vista in precedenza, in seguito all’adozione del calibro 1030 in sostituzione dell’ A.296. 
La corona di carica rimane la sovradimensionata Brevet dal diametro di 8mm.
I primi esemplari montano ancora la lunetta non graduata mentre in un secondo momento viene introdotto un inserto provvisto di graduazione ai primi 15 min. 
Inizialmente il triangolo alle ore 12 è di colore rosso, una soluzione presto scartata a causa della scarsa visibilità di questo colore oltre i 10m di profondità.
Vengono prodotte diverse varianti di quadrante, mantenendo il fondo nero laccato e la grafica dorata.
Tra le più interessanti sono da ricordare la versione con certificato di cronometro, quella con profondità in rosso e la rarissima variante explorer face
Le lancette sono di tipo Mercedes, con lo sferino secondi standard o in versione lollypop con dischetto luminoso grande.
Nello stesso periodo Rolex realizza anche una speciale versione con probabile destinazione militare, chiamata 6538 A. 
Si distingue dal modello standard per il particolare quadrante, privo sia della dicitura Submariner che della profondità, e per l’impiego di un vetro differente (Tropic 19, utilizzato in seguito sulle ref. 5512 e 5513). 
Il numero di matricola è riportato anche all’interno del fondello, una caratteristica tipica dei modelli militari o con destinazioni speciali.

Il Rolex Submariner 6536, garantito impermeabile fino a 100m/330ft, va a sostituire il precedente 6205 dal quale si distingue per importanti particolari. 
La cassa è analoga a quella della ref. 6538 e l’impiego del nuovo movimento cal.1030 permette l’impiego di un fondello meno bombato dei precedenti grazie ad un minore ingombro verticale. 
La corona di carica misura 6mm.
Non è infrequente trovare degli esemplari con fondello 6538, con la vecchia referenza cancellata ed affiancata da quella corretta: è un’operazione compiuta direttamente da Rolex presumibilmente per esaurire i componenti già presenti in stock.
Il quadrante è nero glossy con grafica oro e in alcuni rari casi può avere l’indicazione della profondità stampata in colore rosso. 
La ghiera e il gioco sfere prevedono le medesime varianti previste sul Submariner referenza 6538.

Al fianco del Submariner 6536 troviamo la variante 6536/1, che si differenzia per alcuni dettagli. 
Impiega una cassa di spessore minore, simile a quella usata in precedenza sul modello 6205; anche il vetro è differente ed ha dimensioni leggermente più ampie.
Il quadrante, simile graficamente a quello della ref. 6536, differisce per le dimensioni avendo un diametro leggermente più grande. 
E’ una differenza minima, nell’ordine di qualche decimo di millimetro, che rende i due quadranti non intercambiabili.

Purtroppo non si conosce la ragione della compresenza di due modelli così simili: possiamo ipotizzare che il Rolex Submariner 6536, più robusto, fosse destinato ad un uso professionale mentre il 6536/1 fosse diretto ad un pubblico più vasto e meno esigente.

Nel 1958 si registra l’introduzione di due nuovi modelli che vanno ad affiancare quelli descritti in precedenza. 

Il Submariner 5508 è sostanzialmente simile alla ref. 6536/1, dalla quale si distingue principalmente per l’impiego del nuovo calibro 1530 creato nel 1957. 
E’ garantito impermeabile fino a 100m/330ft e monta corona di carica da 6mm. La lunetta è graduata ai primi 15min mentre il quadrante mantiene la finitura nera glossy con grafica dorata e profondità in argento.

La ref. 5510 è invece da considerarsi come la naturale evoluzione del Submariner 6538, dal quale eredita la cassa di notevole spessore e la corona di carica Brevet da 8mm. 
E’ l’ultimo modello a montarla, chiudendo l’epoca di questi modelli che in futuro verranno definiti “coroncioni” da parte dei collezionisti. 
Al pari del Rolex ref. 5508 è equipaggiato con il movimento cal. 1530 e inserto ghiera graduato ai primi 15 minuti.
Garantisce una profondità massima di 200m/660ft e rimane in produzione per un anno soltanto, venendo prodotto in un ridotto numero di esemplari.

Il 1959 segna l’uscita di produzione dei Submariner 6538, 6536, 6536/1 e 5510 mentre la ref. 5508 rimarrà ancora disponibile per circa tre anni.

Nello stesso anno avviene una importante innovazione: l’introduzione delle spallette a protezione della corona di carica, che coincide con la nascita del Rolex Submariner ref. 5512.
Il nuovo modello prende il posto delle precedenti ref. impermeabili fino a 200m/660ft, presentandosi profondamente rinnovato rispetto ai predecessori. 
La cassa è completamente nuova e per la prima volta presenta le spallette di protezione ai lati della corona, utili per proteggerla da urti accidentali. 
Anche la corona stessa è inedita: non più la Brevet da 8mm ma la nuova Twinlock dal diametro di 7mm.
La ghiera girevole assume una zigrinatura più pronunciata rispetto al passato e presenta un inserto graduato ai primi 15 minuti.
I primi esemplari, indicativamente fino al ’64, sono mossi dal cal. 1530 e presentano un quadrante nero glossy con grafica dorata o mista oro/argento. 
Può essere presente il certificato di cronometro mentre la minuteria è chiusa come sui modelli precedenti.
Le spallette hanno un profilo appuntito, ad eccezione di alcuni rari esemplari di inizio produzione caratterizzati dalle spallette squadrate, presto abbandonate.
A partire dal 1965 vengono adottati i nuovi calibri 1560 e 1570 che vanno a sostituire il precedente 1530.
Il quadrante mostra sempre il certificato di cronometro ma è caratterizzato dalla minuteria aperta.
Cambia anche la dicitura ad ore 6, che passa dalla classica SWISS utilizzata fin dagli anni ’50 alla nuova SWISS – T<25 a causa della mutata legislazione sui materiali radioattivi.
A queste modifiche si aggiungono le nuove spallette arrotondate che prendono il posto di quelle a punta.
Il 1967 fa registrare l’introduzione dei nuovi quadranti opachi con grafica bianca, che vengono utilizzati fino al termine della produzione del Rolex Submariner 5512, avvenuta nel 1978.

Nel 1962 Rolex presenta una versione più economica del 5512, priva della certificazione di cronometro.
Assume la ref. 5513 e inizialmente monta il cal. 1530 sostituito dopo circa un anno al nuovo movimento cal. 1520.
Anche il Submariner 5513 impiega la cassa con spallette a punta fino al ’64, per passare alle più convenzionali spallette arrotondate nel 1965. 
L’evoluzione dei quadranti rispecchia esattamente quanto avviene con la ref. 5512, ad eccezione ovviamente del certificato di cronometria, non presente. 
Riassumendo, troviamo quadranti glossy con minuteria chiusa dal 1962 al ’64, glossy con minuteria aperta dal 1965 fino al ’67 e la versione opaca matt dal 1968 al 1985 circa.
Interessante notare l’esistenza di due rare varianti di quadrante, prerogativa di questa referenza. 
Il primo è un modello transizionale utilizzato attorno al 1964: presenta ancora la dicitura SWISS nonostante la minuteria aperta ed ha un trattino argentato, definito underline. 
Il secondo tipo, conosciuto come explorer face, si caratterizza per i numeri arabi in riferimento alle ore 3, 6 e 9 e dovrebbe essere stato distribuito solo sul mercato inglese.
La produzione del Rolex 5513 continua anche dopo l’uscita di scena del Submariner 5512 facendo registrare un solo importante cambiamento attorno alla metà degli anni ’80. 
Viene adottato un nuovo tipo di quadrante laccato con grafica bianca ed indici con un profilo in oro bianco, definiti “a bicchierini”.
Con questa ultima configurazione il 5513 rimane in catalogo fino al 1989, quando viene sostituito dalla ref. 14060 dotata di vetro zaffiro.

Il 1967 vede l’introduzione del primo Submariner con data, contraddistinto dalla ref. 1680. 
Esteticamente simile alla ref. 5512, presenta il datario alle ore 3 visibile attraverso una apertura del quadrante. 
Il vetro è caratterizzato dalla lente magnificatrice cyclope e dal tipico profilo squadrato, che lo fa sporgere nettamente dalla carrure.
Il quadrante è di tipo opaco matt con scritte bianche ad eccezione del nome del modello, Submariner, stampato in colore rosso. 
Il movimento utilizzato è il cal. 1575 derivato dal cal. 1530 e marcato 1570 sul ponte dell’automatico.
Il 1680 rimane invariato fino al 1973 circa, quando viene gradualmente introdotto un nuovo tipo di quadrante con grafica interamente bianca: scompare quindi la caratteristica scritta rossa utilizzata in precedenza.
Nel 1969 Rolex propone per la prima volta una versione del Submariner realizzata in oro giallo 18kt, contraddistinto dalla ref. 1680/8. 
Il quadrante viene proposto in due varianti cromatiche, blu e nera, entrambe con grafica dorata. 
Gli indici sono applicati e hanno una caratteristica forma a tronco di cono; l’inserto ghiera è coordinato al quadrante, blu o nero con graduazione di colore oro.
La produzione di questo esclusivo modello ha termine nel 1978, mentre la variante in acciaio rimane disponibile fino al 1979.

Da segnalare alcune modifiche avvenute durante gli anni e comuni a tutte le referenze Rolex Submariner: il passaggio dalla corona Twinlockalla più efficiente Triplock avvenuto attorno al ’72 e l’introduzione del fermo-macchina per i movimenti prodotti dopo il 1971.

L’ultimo Submariner a mantenere un legame con il passato è la ref. 16800, che fa la sua comparsa nei cataloghi Rolex a partire dal 1979. 
Nonostante monti già il moderno vetro zaffiro, durante il primo periodo produttivo mantiene il quadrante matt con indici al tritio, simile a quello impiegato sulla ref. 1680.
Per la prima volta la ghiera girevole diventa unidirezionale: una apposita molletta permette la rotazione unicamente in senso antiorario, garantendo maggiore sicurezza nella misurazione dei tempi di immersione.
La corona di carica Triplock è un'evoluzione di quella precedente e presenta il tubo con guarnizione O-ring esterna, introdotta presumibilmente nel 1978 con il Rolex Sea-Dweller ref. 16660.
Il movimento utilizzato è il cal. 3035 dotato di scatto rapido del datario e fermo-macchina.
Attorno alla metà degli anni ’80 viene introdotto il quadrante laccato con indici “a bicchierini”, mantenuto fino al termine della produzione avvenuta nel 1988.

Questa referenza, unitamente agli ultimi esemplari di 5513, conclude l’epopea dei modelli Submariner di interesse collezionistico, che lasciano il posto a modelli più moderni tuttora in produzione.

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